Sindrome metabolica con apnea ostruttiva del sonno: pressione positiva continua nelle vie aeree


L’apnea ostruttiva del sonno è associata a un aumento della prevalenza di sindrome metabolica e delle sue componenti.

Non è chiaro se il trattamento dell’apnea ostruttiva del sonno con pressione positiva continua nelle vie aeree ( CPAP ) possa modificare questi esiti.

In uno studio in doppio cieco e controllato con placebo, pazienti con apnea ostruttiva del sonno sono stati assegnati in maniera casuale a sottoporsi a 3 mesi di pressione positiva continua nelle vie aeree seguiti da 3 mesi di pressione positiva continua nelle vie aeree simulata, o viceversa, con un periodo di wash-out di 1 mese.

Prima e dopo ciascun intervento, sono state effettuate misurazioni di variabili antropometriche, pressione sanguigna, livelli di glicemia a digiuno, resistenza insulinica (con l’uso della valutazione HOMA ), profilo lipidico sanguigno a digiuno, livelli di emoglobina glicata, spessore intima-media carotideo e grasso viscerale.

La sindrome metabolica è stata definita in accordo ai criteri del National Cholesterol Education Program ( NCEP ) - Adult Treatment Panel III, con valori di cut-off asiatici per l’obesità addominale.

In totale, 86 pazienti hanno completato lo studio, 75 ( 87% ) dei quali con sindrome metabolica.

Il trattamento con pressione positiva continua nelle vie aeree ( versus CPAP simulato ) è risultato associato a diminuzioni medie significative nella pressione sistolica ( 3.9 mmHg; P=0.001 ), nella pressione diastolica ( 2.5 mmHg; P inferiore a 0.001 ), nel colesterolo totale sierico ( 13.3 mg per decilitro; P=0.005 ), nel colesterolo non-HDL ( 13.3 mg per decilitro; P=0.009 ), nel colesterolo LDL ( 9.6 mg per decilitro; P=0.008 ), nei trigliceridi ( 18.7 mg per decilitro; P=0.02 ) e nell’emoglobina glicata ( 0.2%; P=0.003 ).

La frequenza di sindrome metabolica è risultata ridotta dopo terapia con pressione positiva continua nelle vie aeree ( reversione osservata in 11 dei 86 pazienti [ 13% ] sottoposti a terapia con pressione positiva continua nelle vie aeree versus 1 degli 86 [ 1% ] sottoposti a pressione positiva continua nelle vie aeree simulata ).

L’ipertensione accelerata si è sviluppata in un paziente trattato con pressione positiva continua nelle vie aeree, intolleranza a CPAP in altri due, e un altro paziente ha rifiutato di continuare il trattamento simulato con pressione positiva continua nelle vie aeree.

In conclusione, nei pazienti con apnea ostruttiva del sonno da moderata a grave, 3 mesi di trattamento con pressione positiva continua nelle vie aeree abbassano la pressione sanguigna e portano a reversione parziale delle anomalie metaboliche. ( Xagena_2011 )

Sharma SK et al, N Engl J Med 2011; 365: 2277-2286

Endo2011 Pneumo2011